“Si è passati alla didattica a distanza senza cambiare la didattica. Già prima non andava bene, ora è diventata assurda”. Quindi: “La pandemia ha solo fatto emergere difficoltà che c’erano già”.
Nella scuola limitata o chiusa dalla pandemia, un modello alternativo, “che non vuole essere contro l’istruzione pubblica, ma accanto a quello tradizionale”. Ecco “Serendipità, scuola comunità dinamica“, a Osimo, dove “ognuno impara a modo suo, le classi “non sono rigidamente divise”, e per accedere alla merenda si studia il corpo umano.
Il video racconto di Lucio Cristino: