Aiutiamoli a casa loro! Restituiamo l’Africa agli Africani, e fermeremo sul nascere i barconi della morte, che rendono il Mediterraneo un Cimitero.
E’ questo il senso di questo nuovo #Reportage per ÈTv Marche e “Il sorriso di Daniela”. Obiettivo: documentare e toccare con mano i progetti che la Onlus fondata dal compianto @Franco Grasso porta avanti in #Uganda per combattere così i viaggi della morte verso l’Europa.
La solidarietà che tocca con mano – In questo Reportage documentiamo, grazie alle telecamere di ÈTv Marche canale 12 il frutto di tanta solidarietà dei marchigiani:
– Inaugurazione dell refettorio della Scuola di Kasaala
– Inaugurazione del Gabinetto dentistico dell’ospedale di Kasaala
– Inaugurazione di due dormitori a Lumonde
– Inaugurazione di una Chiesa in ricordo di Peppe Storani, compianto marito di Gabriella, mamma di Daniela, cui l’Associazione è dedicata.
Tutto questo è reso possibile dall’aiuto dei volontari marchigiani, grazie alla raccolta dei tappi, al 5×1000 donato alla Associazione, e grazie a figure determinanti in Africa. Tra tutti, Padre Giorgio Previdi, Komboniano di origini Italiane che vigila sui progetti che sosteniamo dall’Italia e funge da garante per la nostra Associazione.
Perché l’Uganda? L’Uganda è stata scelta da Il sorriso di Daniela come una sorta di riferimento per l’immigrazione “interna”: degli africani in Africa. Il nostro obiettivo è sostenere questo Paese che, per la sua posizione geografica centrale, per la sua natura rigogliosa e per l’indole pacifica dei suoi abitanti, viene da anni scelta come rifugio da tanti africani che scappano da fame e guerre.
Un approdo “sicuro” come alternativa al viaggio disperato verso l’Europa. Per questo aiutiamo da anni l’Uganda: scuole, ospedali, adozioni a distanza e tanto altro.
Tante cose fatte, ma così tante ancora da fare grazie al vostro aiuto! Seguiteci ???????
Delegazione 2018 de @il sorriso di Daniela composta da Gabriella Storani Nicoletta Canapa Calisto Maurilli e sua moglie @Giuseppa Catena, Enza Grasso sorella di Franco, Giorgio Fiorotto e Filippo Pelosi.