ANCONA – Maggiori risorse nella variazione di bilancio che il consiglio regionale andrà a votare nei prossimi giorni.
E’ quanto hanno chiesto in 300 i rappresentanti dei sindacati e delle categorie sociali, ma anche del terzo settore e delle associazioni studentesche nel presidio davanti alla sede dell’Assemblea legislativa delle Marche.
“Nel bilancio regionale – ha detto il segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo – mancano 230 milioni di euro, ci sono 25 milioni di euro in meno per il sociale, 12-14 milioni di euro in meno per il trasporto pubblico locale, cinque milioni di euro in meno per il diritto allo studio.
E poi c’è la posta delle Province. Insomma – ha concluso – con tutti questi tagli il timore è che la regione possa ricorrere in futuro alla leva fiscale”.
Dall’incontro con le varie delegazioni, la conferenza dei capigruppo è uscita con una mozione sulla difesa dello stato sociale e delle autonomie locali.
“Apprezziamo che alcune delle nostre richieste siano state accolte nel documento – ha detto il segretario della Cgil Roberto Ghiselli – ma ora vorremmo che le enunciazioni si traducessero in atti concreti.
Serve coerenza, bisogna fare pressione sul Governo”. Sulla stessa linea il segretario della Uil Marche Graziano Fioretti: “chiediamo alla Regione di far fronte ai problemi che purtroppo il Governo sta creando”.